Un re-posteo del viejo blog; uno de los primeros de nuestro “Complice” Luca Satanik.
Fabrizio Cristiano De André (uno de los más grandes cantautores italianos) nació en Génova Pegli, en la calle De Nicolay 12, el 18 febrero de 1940. Cuenta la leyenda che en el tocadiscos de casa, para aliviar los dolores de parto de su mujer, el profesor Giuseppe De André (padre de Fabrizio) pusiera el Valzer Campestre de Gino Marinuzzi, del cual, años después, Fabrizio tomaría inspiración para uno de sus primeros temas “Valzer per un amore”.
En octubre de 1961 la Karim publica su primer sencillo, con una tapa estándar con hueco (la edición de 1971 de Roman Record tendrá tapa con dibujo). El disco lleva dos temas “Nuvole barocche” y “E fu la notte”.
Ninguno de los sencillos de la época Karim lleva el nombre completo del artista, más solamente “Fabrizio”; el apellido será añadido en 1966 con la publicación de su único álbum con Karim.
En los años siguientes De André se confirma siempre más como personaje reservado y músico culto, hábil en condensar en sus obras varias tendencias e inspiraciones: las atmosferas de los históricos cantautores franceses, temáticas sociales manejadas sea con prudencia que con metáforas poéticas, tradiciones musicales de algunas regiones italianas, sonoridad de amplio respiro internacional y el utilizar un lenguaje inconfundible y al mismo tiempo simple para estar a nivel de todo el mundo.
No obstante los temas fuesen de excelente hechura no alcanzaron el éxito esperado, pero detrás de la esquina estaba una tal Mina Mazzini que en 1967 escogió una canción de Fabrizio De André como lado A de un 45 revoluciones: “La Canzone Di Marinella” (mientras en la versión de Fabrizio este tema era el lado B) y de ahí empezó la fortuna de Fabrizio que se convirtió en el increíble cantautor que conocemos.
En verano de 1998, en el transcurso de una gira de su último álbum “Anime Salve” le diagnosticaron un cáncer pulmonar y tuvo que interrumpir los conciertos. Desafortunadamente en la noche del 11 de enero de 1999, a las 02:30, Fabrizio De André muere en Milán, en el Istituto Dei Tumori donde estaba internado.
La compilación que presento se compone de canciones grabadas con la Karim, discográfica que quiebra en 1966 enseguida después de la publicación del único álbum de Fabrizio De André de aquella época; las canciones que llevan la sigla (V2) están tomadas del vinilo.
Y como bonus track tenemos tres homenajes: Luigi Tenco, Mina y Donatella Moretti interpretando canciones de Fabrizio.
Les deseo, como siempre, buena escucha.
Cómplice en el viaje: Luca
(Testo in italiano nei “Comentarios”)
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Tracklist:
01. Nuvole Barocche
02. E fu la notte
03. La ballata del Michè
04. La ballata dell’eroe
05. Il fannullone
06. Carlo Martello
07. Il testamento
08. La guerra di Piero
09. Valzer Campestre
10. La canzone di Marinella
11. Peri tuoi larghi occhi
12. Fila la lana
13. La città vecchia
14. Delitto di paese
15. La canzone dell’amore perduto
16. La ballata dell’amore cieco
17. Geordie
18. Amore che vieni Amore che vai
19. Delitto di Paese (v2)
20. Valzer per un amore (v2)
21. Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers (v2)
Bonus tracks
22. La ballata dell’eroe(Luigi Tenco)
23. La canzone di Marinella(Mina)
24. La canzone dell’amore perduto(Donatella Moretti)
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Fabrizio Cristiano De André nacque a Genova Pegli, in via De Nicolay 12, il 18 febbraio 1940. Leggenda vuole che sul grammofono di casa, per alleviare le doglie della moglie, il professor Giuseppe De André mettesse il Valzer Campestre di Gino Marinuzzi, da cui anni dopo Fabrizio avrebbe tratto spunto per uno dei suoi primi brani, Valzer per un amore.
Nell’ ottobre del 1961 la Karim pubblica il suo primo singolo, con copertina standard forata (la ristampa del 1971 della Roman Record avrà invece una copertina con un disegno). Il disco contiene due brani, “Nuvole barocche” ed “E fu la notte”.
Tutti i singoli del periodo Karim non riportano il nome completo dell’artista ma solo il nome Fabrizio; il cognome verrà aggiunto solo nel 1966 alla pubblicazione del suo unico album su Karim.
Negli anni successivi De André andò affermandosi sempre più come personaggio riservato e musicista colto, abile nel condensare nelle proprie opere varie tendenze ed ispirazioni: le atmosfere degli storici cantautori francesi, tematiche sociali trattate sia con crudezza sia con metafore poetiche, tradizioni musicali di alcune regioni italiane, sonorità di ampio respiro internazionale e l’utilizzo di un linguaggio inconfondibile e, al tempo stesso, semplice per essere alla portata di tutti.
Nonostante i brani fossero di ottima fattura non ebbero il successo sperato ma c’èra dietro l’angolo una certa Mina Mazzini che nel 1967 scelse una canzone di Fabrizio De Andrè come lato A di un suo 45giri: “La Canzone Di Marinella” (mentre nella versione di Fabrizio La canzone di Marinella era il lato B) e da lì comniciò la fortuna di Fabrizio che divenne l’incredibile cantautore che conosciamo.
Nell’estate 1998, durante la tournée del suo ultimo album Anime Salve, gli fu diagnosticato un tumore ai polmoni, che lo portò a interrompere i concerti. Purtroppo nella notte dell’11 gennaio del 1999, alle ore 02:30, Fabrizio De André morì all’Istituto dei tumori di Milano, dove era stato ricoverato con l’aggravarsi della malattia.
La compilation che vi sottopongo contiene le canzoni incise per la Karim la quale fallì nel 1966 appena dopo aver pubblicato l’unico Album di Fabrizio De Andrè di quel periodo, le canzoni che presentano il simbolo (V2) sono prese dal vinile.
E come bonus tracks tre omaggi: Luigi Tenco, Mina e Donatella Moretti alle prese con le canzoni di Fabrizio De Andrè.
Via auguro buon ascolto
Luca