Vuelve el “Cómplice” Luca II con una compilación exclusiva para P.&C. La gráfica también es exclusiva nuestra; adivinan quien la hizo?
Fiorella Mannoia es ahora considerada como una de las mejores intérpretes italianas, pero el camino que la llevó al gran éxito de público y elogios de la crítica no fue rápido ni fácil.
Los años setenta y ochenta en gran medida representaron para ella un largo período de transición durante el cual se dedicó a experimentar con diferentes géneros, cambiando colaboradores y casas discográficas varias veces, moldeando de varias formas su personaje y su forma de cantar. Siempre en busca de la confirmación definitiva que parecía nunca decidirse en llegar. La fuerte personalidad artística que hoy distingue a Fiorella es también el resultado de la exhaustiva investigación de esos años.
Personalmente, me parece que mucho temas de esta colección son más interesantes de la mayor parte de las últimas grabaciones de la Mannoia: interesantes, por ejemplo, fueron el disco grabado en 1972 con el guitarrista y cantante Memmo Foresi, a medio camino entre el soul y el primer Battisti, y muchas canciones compuestas para ella por Mario Lavezzi y Piero Fabrizi (que fue por mucho tiempo su compañero y productor).
Lo mismo puede decirse de las piezas, más orientado hacia el rock, contenidas en el primer álbum exclusivamente a su nombre, grabado para la CGD. Fue esta misma casa discográfica, en la persona del entonces director artístico Alfredo Cerruti, que tuvo la idea de introducir a Fiorella en el mundo de los cantautores, incluyéndola como voz femenina en “Pescatore” di Pierangelo Bertoli.
Cuando después, en 1984, le propusieron participar en el programa de televisión del sábado noche “Premiatissima”, la Mannoia pidió y obtuvo poder presentar en competición sólo temas de cantautores italianos, teniendo ya clara la dirección artística que su carrera hubiera tenido que seguir en el futuro. La cover de “Alice” de Francesco De Gregori que tenemos en la compilación es tomada propiamente del programa de Canal Cinco.
El Premio de la Crítica ganado tres años después al Festival de Sanremo con “Quello che le donne non dicono”, y los muchos reconocimientos que siguieron, le confirmarían que la decisión de apostar a las emociones (como ella dice) y de dedicar su atención de intérprete hacia las canciones de autor estaba acertada. También el repertorio grabado anteriormente no merecía ser repudiado en su totalidad, como vemos aquí.
(Testo italiano nei “Comentarios”)
***
Tracklist:
01. Canzone leggerissima
02. Atlantide non vedrò
03. Caffè nero bollente
04. L’aiuola
05. Momento delicato (con M. Lavezzi)
06. Ogni volta che vedo il mare
07. Il posto delle viole
08. Ninna nanna
09. Come si cambia
10. Pescatore (con P. Bertoli)
11. Alice
12. Nell’etereo mondo dei fiordalisi
13. Mamma Fragola
14. Bene caro
15. Sorvolando Eilat
16. Se rinasco (con M. Lavezzi e L. Bertè)
17. Canto e vivo
18. Ma quale sentimento (con M. Foresi)
19. Meno male che il temporale sta passando
20. Torneranno gli angeli
21. Quasi amore
***
***
Ritorna Luca II con una collezione in esclusiva per P & C.
Indovinate di chi è la grafica?
**
Fiorella Mannoia è oggi considerata una delle migliori interpreti italiane, ma il percorso che l’ha portata al grande successo di pubblico e di critica non è stato breve nè facile. Gli anni settanta e buona parte degli ottanta hanno rappresentato per lei un lungo periodo di transizione durante il quale ha sperimentato generi diversi, cambiato più volte collaboratori e casa discografica, variamente modellato il suo personaggio e il suo modo di cantare. Sempre alla ricerca di un’affermazione definitiva che sembrava non
decidersi mai ad arrivare. La forte personalità artistica che oggi caratterizza Fiorella è anche il risultato dell’instancabile ricerca di quegli anni.
Personalmente, trovo molti pezzi di questa raccolta più interessanti di gran parte delle ultime incisioni della Mannoia: interessanti, per esempio, erano il disco realizzato nel 1972 con il chitarrista e cantante Memmo Foresi, a metà tra soul e primo Battisti, e tante canzoni composte per lei da Mario Lavezzi e Piero Fabrizi (che è stato per lungo tempo il suo compagno e produttore). Lo stesso si può dire dei pezzi, più orientati verso il rock, contenuti nel primo album esclusivamente a suo nome, inciso per la CGD. Proprio questa casa discografica, nella persona dell’allora direttore artistico Alfredo Cerruti, ebbe l’idea di introdurre Fiorella nel mondo dei cantautori, facendole fare la voce femminile in “Pescatore” di Pierangelo Bertoli. Quando poi, nel 1984, le fu proposto di partecipare allo spettacolo televisivo del sabato sera
“Premiatissima”, la Mannoia chiese ed ottenne di poter presentare in gara solo brani di cantautori italiani, avendo ormai chiara la direzione artistica che la sua carriera avrebbe dovuto seguire in futuro. La cover di “Alice” di Francesco De Gregori che troviamo nella raccolta è tratta proprio dal programma di Canale Cinque.
Il premio della critica conquistato tre anni dopo al Festival di Sanremo con “Quello che le donne non dicono”, e i tanti successivi riconoscimenti, le avrebbero confermato che la scelta di puntare sulle emozioni (come dice lei) e di rivolgere le sue attenzioni di interprete verso la canzone d’autore era quella giusta. Anche se il repertorio inciso in precedenza non meritava di essere rinnegato in blocco, come possiamo constatare qui.
Luca II