Friday, April 19, 2024 23:21

Ornella Vanoni – A Un Certo Punto (1974)

Gran admirador de Ornella Vanoni, igual que yo, Luca II empieza hoy (y pronto seguirá con una compilación personal) a hablarnos de ella.

Presentamos hoy el primer Lp publicado por Ornella bajo la etiqueta Vanilla, que ella misma fundó.
Un disco interesante, aunque no muy diferente de los que lo han inmediatamente precedido. Aquí tambien encontramos canciones atmosféricas, textos introspectivos y arreglos curados hasta en el mínimo dettalle para espresar al máximo el espiritu de cada tema. Escuche, por ejemplo, “Il Milano- Roma” y digan si no les parece de viajar también ustedes en aquel tren que trae a casa la protagonista, después de otro “appuntamento” (cita)  terminado mal.
Los autores son los de siempre, con algun nuevo llegado: un todavía desconocido Renato Zero firma la ingeniosa “Dipende”, mientras Rosalino Cellamare (el futuro Ron) y Gian Franco baldazzi, ambos del círculo de Lucio dalla, le escriben “Prime ore del mattino”. El consabido espacio dedicado a covers es todo para la música brasileña, con versiones italianas de “O poeta apprendiz” (“L’apprendista poeta”) de Toquinho y Vinicius de Moraes, con los que pronto Ornella realizará un álbum destinado a convertirse en uno de los hitos de su carrera, y la frenética “Cheva, suor e cerveja” (“La gente e me”) de Caetano Veloso. Sergio Bardotti, productor del álbum, se encarga de la traducción de ambas canciones.. El sencillo extracto es “Stupidi” (grabado también en español) que no tendrá un gran éxito de ventas y que será superado en notoriedad por “La gente e me”, utilizada como lado B y presentada por Ornella repetidamente en la televisión.

Las mejores canciones son, por lo que a mí respecta, “La tana degli artisti” y el ya mencionado “Il Milano-Roma”, título que alude no sólo al tema tratado en el texto, sino también al traslado real de Ornella a la capital para convertirse en su propria manager y discográfica.

LucaII

(Testo in italiano nei “Comentarios”)

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Tracklist:

01. Stupidi (Shel Shapiro-Paolo Limiti)
02. L’apprendista poeta (O poeta apprendiz) (Vinicius de Moraes-Toquinho- Sergio Bardotti)
03. Prime ore del mattino (Rosalino Cellamare – Sergio Bardotti – G.F.Baldazzi)
04. Il continente delle cose amate  (L.Ricchi – Ornella Vanoni)
05. Il Milano-Roma (C.Castellari)
06. Dipende (Renato Zero-Sergio Bardotti)
07. Fammi andare via (Maurizio Fabrizio – L.Albertelli – Ornella Vanoni)
08. La tana degli artisti (C.castellari – S.Scandolara)
09. La gente e me (Cheva, suor e cerveja) (Caetano Veloso – Sergio Bardotti)

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Aquí

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3 Responses to “Ornella Vanoni – A Un Certo Punto (1974)”

  1. Paola dice:

    Presentiamo oggi il primo LP pubblicato da Ornella Vanoni con l’etichetta da lei stessa fondata, la Vanilla. Un disco interessante, sebbene non molto diverso da quelli che lo hanno immediatamente preceduto. Anche qui troviamo canzoni d’atmosfera, testi introspettivi e arrangiamenti studiati nel minimo dettaglio per rendere al meglio il mood di ogni singolo brano. Ascoltate, per esempio, “Il Milano- Roma” e ditemi se non vi sembra di viaggiare voi stessi su quel treno che riporta a casa la protagonista, dopo un altro “appuntamento” finito male. Gli autori sono quelli di sempre, con l’aggiunta di qualche nuovo arrivo: un ancora sconosciuto Renato Zero firma la spiritosa “Dipende”, mentre Rosalino Cellamare (il futuro Ron) e Gian Franco Baldazzi, entrambi dell’entourage di Lucio Dalla, le scrivono “Prime ore del mattino”. Il consueto spazio dedicato alla riproposizione di pezzi altrui è tutto per la musica brasiliana, con le versioni in italiano di “O poeta apprendiz” (“L’apprendista poeta”) di Toquinho e Vinicius de Moraes, con i quali Ornella avrebbe presto realizzato un album destinato a diventare una delle pietre miliari della sua carriera, e la frenetica “Cheva, suor e cerveja” (“La gente e me”) di Caetano Veloso. Sergio Bardotti, produttore dell’album, si occupa della traduzione di entrambi i pezzi. Il 45 giri estratto è “Stupidi” (inciso anche in spagnolo), che non otterrà un grande successo di vendita e sarà superato in notorietà da “La gente e me”, utilizzata come lato B e presentata più volte da Ornella in televisione. I brani migliori sono, per quello che mi riguarda, “La tana degli artisti” e la già citata “Il Milano-Roma”. Titolo che allude non solo al tema trattato nel testo ma anche all’effettivo trasferimento di Ornella nella capitale per diventare manager e discografica di se stessa.

    Luca II

  2. ezio dice:

    Grazie, molto molto gradito :)

  3. antonio dice:

    Uno dei tanti capolavori di Ornella

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